venerdì 29 maggio 2009

Ancora un altro copia/incolla!! Plagiato anche il programma elettorale.

A distanza di nemmeno un mese dalla copiatura dell'autobiografia, Anna Maria Rupilli insiste con la politica del copia/incolla.
Sulla bacheca del loro sito, la Rupilli risponde in questo modo ad una madre che le chiede cosa pensa di fare per chi come lei ha un figlio disabile
(notare le frasi:

"...Occorre centrare le politiche e i servizi sulle persone disabili attraverso la definizione dei progetti individualizzati..." e

"...rafforzare, sostenere e sviluppare l’autonomia, l’autodeterminazione e l’indipendenza delle persone non autosufficienti, in particolare dei disabili gravi, attraverso la valorizzazione delle capacità e delle abilità “altre” di cui essi sono portatori..." )


http://www.lanostracitta.info/100/?page_id=66#comment-78

Ora leggete qui il sito del comune di Pescara (punti quart'ultimo ed ultimo)

http://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=350

oppure il Piano di Zona per i Servizi Sociali sempre del comune di Pescara (che è la fonte per il sito del comune ovviamente) (penultimo punto a pag. 19, secondo punto a pag. 20)

http://www.osr.regione.abruzzo.it/do/index?action=download&docid=154&seqid=187

Non notate "qualche" somiglianza?

Ora, è vero che i piani di zona sono redatti sulla base della legge nazionale 238 del 2000 che è uguale per tutti, ma ogni ambito sociale ne redige il testo in modo autonomo. Come è possibile che quelle parole (scritte all'inizio del 2006!) siano finite in bocca pari pari alla Rupilli? Come è possibile che ad una madre in difficoltà che chiede una risposta semplice e concreta, si risponda usando un
"politichese" che, oltre a far accapponare la pelle ed a non dire un bel niente di concreto, è pure copiato da qualcun'altro? se fosse stato elaborato da lei o da qualcuno della sua lista, avrei potuto anche accettarlo. Ma almeno l'avessero copiato dal Piano di Zona dell'ambito sociale 21, che è quello di competenza per Monteprandone!
E soprattutto, dire due parole "in croce" semplici e personali non è proprio possibile? Queste parole, oltretutto, sono state inserite pari pari anche sul loro programma politico!


Ma è possibile che questa candidata non sia in grado di formulare un pensiero in autonomia nemmeno quando parla
con le persone? Possibile che non riesca a distinguere il "dialogo con le persone" dai documenti formali? Se proprio doveva usare il politichese, tanto valeva citare direttamente la fonte e dire: "guardi signora, noi a monteprandone faremo esattamente quello che fanno a pescara".

Se è vero che i politici devono essere giudicati nel merito del loro operato, è vero anche che quando, come in questo caso, non esiste un passato né politico né
sociale di un candidato, bisognerebbe giudicare soprattutto sulle qualità personali e non certo solo sulla base dei titoli di studio o delle belle chiacchiere della propaganda, dove in genere riescono meglio i più furbi ed i più spregiudicati rispetto alle persone sobrie ed assennate.

Errare è umano, perseverare è diabolico!

(Pubblicato alle ore 12.28)